Miglior Pulitore a Vapore 2024

1. Quando Acquistare un Pulitore a Vapore?

Un pulitore a vapore è un elettrodomestico in grado di sfruttare la forza del vapore (e quindi dell’alta temperatura) per smacchiare e igienizzare una determinata superficie.

Il suo principale vantaggio è rendere la pulizia meno faticosa, ecologica e più rispettosa dell’ambiente. Questo perché innanzitutto non sono richiesti detersivi o detergenti particolari, inoltre il vapore è dotato di grande potere pulente: non solo aiuta a “sgrassare” le superfici, ma l’alta temperatura e la pressione eliminano la maggior parte dei batteri presenti, l’ideale quindi per i soggetti allergici.

È bene precisare tuttavia che che un pulitore a vapore non sostituisce un aspirapolvere. I due elettrodomestici svolgono funzioni estremamente diverse e l’uno non è sostituto dell’altro. Per ottenere una pulizia completa, l’utilizzo di un pulitore a vapore dovrebbe avvenire sempre in seguito all’aspirazione della superficie da trattare.

Esistono tuttavia diversi tipi di pulitore a vapore ed alcuni di essi sono anche dotati della funzione aspirante, quindi cercheremo di capire in questa semplice guida come scegliere un pulitore a vapore più adatto alle vostre esigenze.

2. Tipologie di Pulitori a Vapore

Esistono diversi tipi di pulitori a vapore, ciascuno dotato di un livello diverso di praticità e specifico per alcune esigenze, vediamoli insieme.

A. Pulitore a vapore Portatile o Manuale

Leggero e pratico, potrete sostenere questo piccolo elettrodomestico a vapore con una sola mano. Si tratta di un pulitore a vapore di solito molto piccolo e poco ingombrante, utile per le piccole pulizie di casa, soprattutto in bagno.

Proprio per la sua particolare maneggevolezza, il pulitore a vapore portatile riesce a pulire diversi ambienti dedicandosi anche ai punti più difficili da raggiungere, come ad esempio le fughe delle piastrelle, i vetri e la zona doccia, eliminando il calcare anche dai rubinetti o dai sanitari e rimuovendo inoltre i residui di grassi presenti sulle superfici della cucina.

Sconsigliato per pulire i grandi pavimenti in quanto sarebbe scomodo e poco pratico, ma è l’ideale per trattare superfici e oggetti ad altezza uomo oppure piccole porzioni di pavimentazione.

Di questa tipologia infine, esistono modelli con alimentazione a cavo e modelli cordless, ovvero alimentati a batteria.

B. Scopa a Vapore

È probabilmente la tipologia di pulitore a vapore più diffusa e maggiormente venduta. Come estetica è simile ad una scopa elettrica, è leggera da manovrare ed è indicata per chi cerca un pulitore a vapore pratico e maneggevole da usare.

Non teme la durezza della pavimentazione e si adegua a molteplici materiali da pulire, grazie anche alla possibilità (su alcuni modelli) di sostituire le spazzole. Solitamente presenta degli snodi per poter raggiungere anche gli angoli più difficili dei pavimenti in modo agevole e senza faticare eccessivamente.

C. Pulitore a Vapore a Traino

Si presenta esteticamente come un aspirapolvere a traino. Nell’unità esterna (traino), viene immessa l’acqua che sarà poi trasformata in vapore dalla caldaia.
Il traino è ovviamente munito di rotelle per poterlo muovere agevolmente da un locale all’altro.

Si adegua a diverse superfici ed è in grado di trattare grandi aree, come intere abitazioni o locali. Di solito, i pulitori a vapore a traino sono più potenti delle scope a vapore ma anche più ingombranti e meno maneggevoli da utilizzare e spesso vengono utilizzati in ambito professionale.

Grazie poi agli accessori di cui solitamente sono dotati, i pulitori a vapore con traino permettono l’igienizzazione di pavimenti, vetri, tendaggi, divani, poltrone e piastrelle in modo particolarmente efficacie.

D. Pulitore a Vapore con Aspirazione

Si tratta solitamente di scope a vapore o pulitori a vapore a traino dotati anche dell’apparato aspirante. Questi tipi di pulitori a vapore 2 in 1, sono particolarmente consigliati per chi desidera la praticità di avere un aspirapolvere e un pulitore a vapore in un solo prodotto.

Tenete presente che questi tipi di prodotti 2 in 1, non sempre garantiscono la stessa efficacia di pulizia di un singolo aspirapolvere o pulitore a vapore.

3. Alimentazione con filo o senza filo?

I pulitori a vapore più performanti funzionano senza dubbio mediante il cavo di alimentazione elettrica e in questo caso è senz’altro utile scegliere un cavo che sia abbastanza lungo (preferibile dai 5 metri in su).

In alternativa, soprattutto per i modelli più piccoli, specialmente quelli manuali, sono pratici i pulitori a vapore cordless, il cui funzionamento è garantito quindi da una batteria ricaricabile.

Il principio è molto simile a quello di un aspirabriciole: si lascia in carica nella apposita base e poi è possibile lavorare per un tempo dipendente dall’autonomia della batteria.

4. La Potenza (watt)

La potenza (espressa in Watt) è un parametro molto importante dato che serve per determinare a grandi linee il tempo di riscaldamento dell’acqua. Una potenza maggiore vi consentirà prestazioni migliori in un tempo inferiore, oltre ad un ciclo di avviamento più immediato.

Ad esempio, un discreto pulitore a vapore a traino (indipendentemente se dotato di aspirazione), dovrebbe avere una potenza minima di circa 1.400 Watt, anche se l’ideale sarebbe disporre di almeno 1.800 Watt, una scopa a vapore si dovrebbe attestare tra 1.200 e 1.600 Watt, mentre un pulitore a vapore manuale di livello accettabile, dovrebbe dichiarare almeno 900 / 1000 Watt.

5. La Pressione (bar)

Come la potenza e tutte le altre caratteristiche indicate, anche la pressione riveste molta importanza nella scelta del pulitore a vapore.

Questo dato indica con quanta forza viene emesso il vapore, esprimendosi in “bar”. Tanto più il valore è alto, tanto più l’azione pulente diviene efficace. Per beneficiare di una pulizia completa e di qualità, è importante che l’apparecchio abbia una potenza di emissione vapore compresa tra 4 e 6 bar (almeno per le macchine più professionali). Molti modelli si presentano sul mercato con 2 bar: sono solitamente i pulitori più economici e semplici, dall’impiego domestico.

Considerate comunque che una maggiore pressione riesce a mandare il vapore all’interno delle fibre dei tessuti e della moquette, oltre ad agire tra le piastrelle in maniera migliore (consigliabile almeno 3 bar).

Purtroppo però, in molti prodotti, questo dato non viene fornito, né sulle confezioni di acquisto, né sulla scheda tecnica presente online sul sito del produttore.

Alcuni modelli, specialmente le scope a vapore, non sono neanche dotate di caldaia ma utilizzano un sistema più semplice e immediato per l’erogazione del vapore che spesso non arriva a garantire delle prestazioni sufficienti ad un igienizzazione profonda dei tessuti e delle varie superfici da pulire.

6. La Portata (g/min)

Se la pressione esprime la forza di uscita del vapore, la portata è relativa alla quantità di quest’ultimo, un’informazione che sarebbe opportuno conoscere, sempre nel caso in cui sia presente nella scheda tecnica del prodotto.

La portata del vapore, viene espressa in grammi al minuto (g/min), un dato che può arrivare fino a un massimo di circa 115-120 g/min.

In linea di massima, più vapore esce dall’ugello del sistema pulente e più otterrete una pulizia efficace. Valori elevati sono maggiormente indicati per le pulizie più difficili, come ad esempio superfici dure, ruvide e molto sporche: in questi casi è consigliabile che la portata sia superiore a 75 g/min.

Esistono tuttavia pulitori a vapore che non consentono alcuna regolazione, mentre altri permettono di tarare il sistema sulla base della superficie e del grado di sporco da rimuovere.

7. Capienza del Serbatoio dell’Acqua

Anche la capienza del serbatoio dell’acqua è un dato da prendere in considerazione prima di scegliere un pulitore a vapore o una scopa a vapore. Chiaramente più questo è capiente, più l’autonomia di funzionamento è maggiore, consentendovi di lavorare con continuità su superfici più ampie.

Molto dipende quindi dalla vostra abitazione o comunque dall’ampiezza delle superfici che dovrete trattare. Se avete una casa grande e volete igienizzarla interamente con il pulitore a vapore, scegliete un serbatoio dotato di una capienza di almeno 1,5-2 litri.

Da considerare che con un serbatoio di capacità inferiore al litro è possibile lavorare in continuo per circa 20-25 minuti su piccole superfici. Il serbatoio deve essere inoltre facilmente smontabile per poterlo caricare con maggior praticità.

Indicativamente, con un serbatoio di 2 litri è possibile trattare interamente un’abitazione di medie-grandi dimensioni, compresi tessuti e tendaggi.

Chiaramente il discorso cambia se abbiamo la necessità di acquistare un pulitore a vapore manuale. In questo caso, il serbatoio dell’acqua sarà di dimensioni molto contenute, sia per via delle ridotte dimensioni del prodotto, sia per il fatto di non affaticare troppo il nostro braccio durante il suo utilizzo.

8. Gli accessori forniti in dotazione

Gli accessori di un pulitore a vapore sono molto importanti. Questi possono essere compresi nella confezione di acquisto oppure acquistabili come ricambi (dipende ovviamente dai modelli). Gli accessori servono proprio per trasformare un semplice pulitore a vapore in una macchina multifunzione, rendendo il sistema idoneo per la pulizia di diversi tipi di superficie e tessuti.

Tra i diversi accessori che fanno parte di un pulitore a vapore, di solito troviamo delle spazzole che possono avere caratteristiche diverse a seconda del materiale con cui sono state prodotte, al fine di trattare superfici diverse (dure o meno dure), accessori specifici per la pulizia dei vetri, moquette e tessuti, oppure accessori per la pulizia degli spazi più stretti, prolunghe ecc.

In alcuni modelli di pulitore a vapore poi, vengono forniti anche accessori specifici per rimuovere la carta da parati o l’accessorio “ferro da stiro” per poter dare una stirata e allo stesso tempo una passata igienizzante ai vostri abiti.

I pulitori a vapore di fascia più alta possono anche includere un filtro anticalcare, importante per salvaguardare i passaggi dell’acqua e del vapore.

9. Comfort, Ergonomia e Rumorosità

Comfort ed ergonomia sono due caratteristiche che favoriscono la maneggevolezza e la praticità d’uso di un pulitore a vapore.

In commercio esistono ad esempio modelli che hanno i comandi sul manico, certamente più comodi rispetto a quelli che li prevedono unicamente sull’unità di traino.

Avere a disposizione un pulitore a vapore leggero è sempre un vantaggio dato che affatica meno il lavoro, rendendolo meno stancante.

Ma il comfort deve essere anche acustico: ci sono modelli ad esempio che prevedono un sistema di riduzione del rumore. Non è un aspetto da sottovalutare questo, soprattutto se per necessità dovete usare questo elettrodomestico in orari particolari.

Prima di scegliere un pulitore a vapore poi, informatevi sui dispositivi di sicurezza: il minimo sindacale dovrebbe essere garantito, ma informarsi rappresenta una conferma ulteriore. Spie e valvole che entrano in azione in caso di problemi sono sempre utili, in special modo si avete in casa bambini.

10. Quali superfici è possibile pulire?

Con un pulitore o scopa a vapore in genere è possibile pulire diversi tipi di superficie. Spesso in casa ci troviamo a dover fare i conti con molti tipi di pavimenti come ad esempio i pavimenti piastrellati, pavimenti in linoleum, in cotto, finiture cementizie, marmo, vetri, legno ecc.

In genere quasi tutte queste superfici sono facilmente trattabili a vapore, anche se sono richiesti i giusti accessori per evitare di rovinare sia l’elettrodomestico, sia la superficie stessa, dato che alcune sono più delicate di altre.

Non dovete dimenticare che il vapore esce ad una temperatura di almeno 110°C e questo potrebbe rovinare il materiale o tessuto, qualora questo o quello immediatamente sottostante non siano in grado di resistere a tali temperature.

Ad esempio, pulire la carta da parati potrebbe non essere un problema per la carta in se, ma per il collante con cui è stata applicata, che a quelle temperature potrebbe staccarsi. Bisogna quindi prestare attenzione alle superfici e al loro trattamento.

Un focus speciale lo merita il legno e nello specifico il pavimento in parquet, sempre molto delicato, soprattutto se posato a colla. Il legno è un materiale che respira, che soffre l’umidità e infatti non tutti sono pulibili con il vapore.

Tuttavia esistono dei pulitori a vapore che hanno l’apposito accessorio pensato proprio per trattare il parquet, ma è comunque richiesta particolare attenzione, soprattutto se la laccatura superficiale non è più integra e perfetta come quando la superficie era nuova.

Il pulitore a vapore è inoltre sconsigliato per le superfici in ceramica smaltata, in quanto il rivestimento potrebbe rovinarsi.