Miglior Asciugatrice 2024

1. Quando Acquistare un'Asciugatrice?

Una delle operazioni quotidiane che si compiono con maggior frequenza è il lavaggio della biancheria. Se fare il bucato non comporta particolari complicazioni, lo stesso non lo si può affermare per l’asciugatura dei panni.

Se non avete adeguati spazi per poter stendere il bucato all’aria aperta e al sole, è sicuramente consigliato l’acquisto di un elettrodomestico come l’asciugatrice.

Visto l’altro numero di modelli presenti oggigiorno in commercio, in questa guida all’acquisto andremo ad analizzare tutte le caratteristiche più importanti di questo elettrodomestico e gli aspetti da valutare con attenzione per essere sicuri di scegliere l’asciugatrice più adatta per le proprie necessità.

2. Tecnologie di Asciugatura: Ventilazione o Pompa di Calore?

Un’asciugatrice ha un aspetto del tutto simile alla lavatrice con un grosso oblò frontale per il carico del bucato, un cestello e un pannello di controllo per selezionare i programmi di lavoro.

La sua funzione è eliminare tutta l’umidità residua nei panni lavati attraverso aria calda. Il flusso ad alta temperatura andrà ad investire i capi, facendo evaporare l’acqua; la successiva fase provvederà all’eliminazione del vapore prodotto.

In base alle tecnologie adottate per il riscaldamento dell’aria prelevata dall’ambiente esterno, le asciugatrici possono essere suddivise in due categorie: ventilate o con pompe di calore.

Quindi per capire come scegliere una buona asciugatrice, è importante conoscere prima questi due sistemi di funzionamento che adesso vedremo nel dettaglio.

A. Asciugatrice Ventilata

In questa tipologia, il principio di funzionamento è estremamente semplice: l’aria viene riscaldata tramite una resistenza elettrica ed immessa nel cestello per far evaporare l’umidità. È un sistema che viene adottato in modelli di vecchia generazione e in prodotti molto economici, quindi di fascia bassa.

Il maggior svantaggio offerto da un’asciugatrice ventilata è rappresentato dai consumi energetici molto alti, che alla fine vanificano il risparmio iniziale nell’acquisto dell’elettrodomestico.

È importante sapere che normalmente non è specificato tra i dati tecnici se l’asciugatrice è di tipo ventilato. Se non si trovano precise indicazioni, una soluzione è controllare la classe di efficienza energetica. Un modello in classe A o inferiore sarà probabilmente dotato di resistenza elettrica appartenendo quindi alla tipologia delle asciugatrici ventilate.

B. Asciugatrice con Pompa di Calore

Questa tecnologia contraddistingue i modelli moderni e in generale le asciugatrici di fascia medio/alta. In questo caso l’aria calda viene generata da una pompa di calore e poi immessa nel cestello. È una soluzione tecnica molto complessa con una tecnologia decisamente più sofisticata rispetto ad un’asciugatrice con resistenza elettrica.

Se da una parte i costi di acquisto sono nettamente superiori in confronto ad un modello ventilato, dall’altra i ridotti consumi energetici consentono un notevole risparmio che a lungo andare ammortizza la maggiore spesa iniziale.

Per il consumatore capire o meno se sta acquistando ad esempio una asciugatrice con pompa di calore A+++ è molto semplice, visto che a livello pubblicitario e tra i dati tecnici è un aspetto ben evidenziato. Tuttavia, per avere l’assoluta certezza di acquistare un’asciugatrice a pompa di calore, basta osservare la classe di efficienza energetica che dovrà essere almeno equivalente o superiore alla Classe A+.

3. Tecnologie di Espulsione Vapore: Condensazione o Evaporazione?

L’altra fase di funzionamento di un’asciugatrice è l’espulsione del vapore generato. Anche in questo caso in base alla tecnologia adottata si trovano due distinte categorie di asciugatrici: a condensazione e a espulsione o evaporazione.

A. Asciugatrice a Condensazione

La caratteristica che contraddistingue una asciugatrice a condensazione dalla altre tipologie, è proprio la presenza di un condensatore. Il suo compito è di far condensare tutto il vapore e trasformarlo nuovamente in acqua che finirà in una bacinella di raccolta.

È in assoluto la soluzione più costosa ma offre il grande vantaggio di poter installare l’elettrodomestico in qualsiasi ambiente: basta la presenza di una presa di corrente senza doversi preoccupare dell’esistenza di uno scarico per l’acqua. L’utilizzatore avrà solamente l’incombenza di svuotare periodicamente la vaschetta.

B. Asciugatrice a Espulsione o Evaporazione

Questa tipologia è anche chiamata a evaporazione. Già dal nome è facile intuire come in questo caso il vapore venga espulso direttamente all’esterno attraverso un tubo. Il sistema è molto semplice ed estremamente economico ma con grossi limiti.

Mentre un modello a condensazione può essere posizionato ovunque, un’asciugatrice ad espulsione dovrà essere installata in un punto con facile accesso all’esterno o in apposito locale, dove l’immissione di vapore non è causa di disagi.

Esiste anche una tecnologia che si potrebbe definire ibrida in cui il vapore non viene espulso direttamente ma è prima raffreddato con un componente simile ad un condensatore. L’eliminazione avviene sempre all’esterno tramite un tubo ma sotto forma di acqua. Anche in questo caso è necessario avere a disposizione un attacco per lo scarico o un lavandino, quindi c’è sempre un certo limite nella praticità d’utilizzo.

4. Asciugatrici a Gas: come funzionano?

Altre due valide alternative alle asciugatrici descritte sopra, sono rappresentate dalle asciugatrici a gas e dalle asciugatrici a centrifuga (che vedremo nel paragrafo successivo).

Le asciugatrici a gas funzionano a metano o GPL. Per scaldare l’aria utilizzano un circuito di compressione azionato dal gas e un motore elettrico molto simile a quello impiegato in un condizionatore.

Il vantaggio di questi tipi di asciugatrice, è il consumo energetico ridotto rispetto ad un modello con resistenza elettrica, ma hanno la necessità di un apposito attacco per il gas.

5. Asciugatrici a Centrifuga: perché sono economiche?

L’altra alternativa è rappresentata dalle asciugatrici a centrifuga che sfruttano altissime velocità di rotazione del cestello per eliminare l’umidità residua.

A fronte di costi particolarmente economici, i risultati che si ottengono non sono del tutto soddisfacenti in quanto i panni risultano ancora umidi e devono comunque essere stesi.

Bisogna anche precisare che i capi delicati non possono essere centrifugati a velocità così alte, quindi valutate bene le vostre esigenze prima di acquistare un’asciugatrice a centrifuga.

6. Consumi Energetici (Classe A+++) e Carico del Cestello (kg)

I consumi energetici rappresentano un aspetto molto importante nella scelta di un’asciugatrice. Abbiamo già accennato a come un modello con pompa di calore sia decisamente più virtuoso rispetto ad uno ventilato.

Le asciugatrici rientrano nella categoria di elettrodomestici per cui è obbligatorio per legge la presenza di un’etichetta energetica. In questo modo, il consumatore ha la possibilità di valutare con precisione i consumi e le prestazioni offerte dal prodotto.

La lettura dell’etichetta è molto semplice: la classe di efficienza è indicata da una lettera compresa tra D (consumi più elevati) e A+++ (consumi più bassi). Dal 2013 i modelli appartenenti alla classe D non possono essere commercializzati.

La classe di efficienza è solamente un valore indicativo, infatti i consumi variano sensibilmente a seconda delle dimensioni dell’apparecchio e dal tipo di utilizzo: un’asciugatrice con capacità di 5 kg avrà consumi inferiori rispetto ad un modello con un cestello che può raggiungere i 10 kg.

Anche il programma di lavoro fa variare di molto la spesa in bolletta, esistono infatti dei programmi di asciugatura studiati per massimizzare il risparmio energetico.

I valori teorici sono calcolati attraverso test di laboratorio con parametri stabiliti dalla UE: si considerano 160 cicli standard di asciugatura con funzionamento sia a pieno che mezzo carico. In base ai risultati viene assegnata la classe di efficienza.

Per dare delle indicazioni: un modello contrassegnato da A+++ offre mediamente dei consumi inferiori a 141 kWh/anno, mentre con classe A i valori salgono a 247-381 kWh/anno.

Come scegliere un’asciugatrice in base ai consumi? È necessario che l’apparecchio sia commisurato alle reali esigenze. Per un single o una coppia, un modello con capacità di carico di 5-6 kg è più che sufficiente, mentre per un nucleo familiare molto numeroso è necessario decidere per un’asciugatrice con capienza massima di 9-10 kg.

7. Durata del Ciclo

Un altro dato presente sull’etichetta energetica è la durate del ciclo: si tratta del tempo necessario per compiere un’asciugatura completa utilizzando un programma per capi in cotone. Il valore offre un’indicazione al consumatore di quanto la macchina sarà veloce facendo risparmiare tempo.

Cicli di asciugatura rapidi significano anche minor disturbo acustico e la riduzione del tempo di carico energetico (ovvero quanti elettrodomestici possono essere fatti funzionare contemporaneamente).

8. Classe di Condensazione: a cosa si riferisce?

Per i modelli di asciugatrice a condensazione, nell’etichetta energetica compare una lettera che indica l’effettiva quantità di vapore che un condensatore è in grado di catturare e trasformare in acqua.

Quindi un dispositivo in Classe A, offre una percentuale di acqua condensata del 90%, che scende progressivamente fino ai valori più bassi assicurati dalla Classe G.

9. Rumorosità di un’Asciugatrice (dB)

L’asciugatrice per sua natura è un elettrodomestico rumoroso. I valori riportati nell’etichetta energetica sono calcolati con test di laboratorio in ambienti con particolare insonorizzazione.

Nei locali domestici, le condizioni di lavoro saranno ben diverse, quindi è probabile che l’apparecchio risulti più rumoroso di ciò che è indicato tra i dati tecnici.

Considerate comunque che i modelli più silenziosi arrivano a circa 60 dB grazie all’utilizzo di accorgimenti per ridurre il livello delle vibrazioni. Mediamente un buona asciugatrice ha una rumorosità massima di circa 70 dB. Ricordate che più il valore dei dB è basso, più l’asciugatrice risulterà silenziosa.

10. Funzioni Principali di un’Asciugatrice

In base a marca e modello, si possono trovare funzioni più o meno particolari ma in linea di massima un’asciugatrice deve avere:

– Display: tutti i modelli di fascia medio/alta sono dotati di display LCD dove poter visualizzare comodamente il livello di temperatura impostato e il programma di lavoro scelto.

– Auto-spegnimento: è una funzione che non può mancare in un apparecchio moderno. Terminato il ciclo di asciugatura, dopo pochi minuti, la macchina si spegne da sola limitando al minimo lo spreco di energia.

– Timer: permette di programmare l’avvio dell’apparecchio. È una funzione fondamentale per ottenere la massima praticità d’uso e far partire l’asciugatrice in fasce orarie con tariffe energetiche economiche.

– Regolazione della Temperatura: è un’altra funzione che deve essere presente e assicura all’utilizzatore la possibilità di scegliere il livello di temperatura dell’aria calda in base al tipo di capi e tessuti.

– Segnalatore Acustico: è un segnale che avvisa la fine del ciclo di lavoro. Normalmente è presente nei modelli di fascia bassa che sono sprovvisti della funzione di autospegnimento.

– Sensore di Umidità: è presente solo nei modelli di ultima generazione e permette di rilevare il livello di umidità dei panni e di impostare di conseguenza i parametri di funzionamento.

– Memoria: è la possibilità di tenere memorizzate le ultime impostazioni in modo da poterle utilizzare nuovamente senza dover rifare tutte le configurazioni.

– Anti-rumore: sono una serie di accorgimenti che i modelli più prestazionali adottano per limitare al minimo l’emissione di rumore e le vibrazioni durante il funzionamento.

11. Programmi di Asciugatura più Importanti

Anche in questo caso vale lo stesso discorso fatto per le funzioni, trovando in commercio asciugatrici che possono offrire programmi extra o personalizzati. In linea di massima, possiamo affermare che più l’asciugatrice è costosa e maggiore sarà il numero di programmi presenti. Tra i più utilizzati troviamo:

– Cotone: è in assoluto il programmo più sfruttato. È lo standard di riferimento per i test di laboratorio.

– Lana: è studiato per i capi delicati in lana per evitare che le fibre si surriscaldino eccessivamente provocando l’infeltrimento.

– Sintetici: è il programma specifico per i capi realizzati con fibre sintetiche o quelle super tecniche degli indumenti sportivi. Utilizza temperature di esercizio abbastanza basse per non rovinare il tessuto.

– Misti: un ciclo di asciugatura che offre la massima versatilità d’uso per poter inserire carichi composti da capi con diversi tessuti.

– Jeans: è un programma ad alta temperatura per asciugare con rapidità i capi in jeans.

– Delicati: è una modalità per tessuti come la seta con caratteristiche del tutto simili al programma per i capi in lana.

– Trapunte e Piumini: è un programma presente quasi esclusivamente nei modelli di grande capienza per poter asciugare sia le trapunte che giacconi imbottiti con piume d’oca.

– Ciclo Antiallergico: è studiato appositamente per eliminare la presenza di allergeni (acari, polline, peli di animale) all’interno dei tessuti.

– Ciclo Ammorbidente: sfrutta parte del vapore prodotto per ammorbidire i capi.

– Ciclo Refresh: è un programma molto comodo qualora si debbano rinfrescare capi già asciutti. L’apparecchio in questi casi sfrutta un flusso d’aria fredda per dare freschezza, per esempio, a vestiti tenuti per molto tempo chiusi in un armadio.

– Stiratura: è un programma studiato per i capi che devono essere stirati. Permette di limitare al minimo il livello di pieghe che si formano nella fase di asciugatura. È particolarmente indicato per le camice che verranno stirate con maggior facilità.

Infine, per evitare di acquistare modelli di asciugatrici costose con programmi che non verranno mai utilizzati, è bene valutare con attenzione il tipo di bucato che normalmente si utilizza e scegliere di conseguenza.